Cona: lo schianto mortale ripropone la scarsa sicurezza della rotonda

TERAMO – Quel che resta dei dei tre mezzi coinvolti nel tragico incidente in cui è deceduto il 40enne teramano Gianfranco Iezzi, sono stati posti sotto sequestro e il personale sanitario ha prelevato campioni di sangue dalla vittima per le necessarie analisi per accertare la eventuale presenza di alcol. Si discute sulle cause dell’incidente e non mancano polemiche sullo stato dell’incrocio regolato dalla rotonda dell’Istituto "Forti" alla Cona. L’asfalto viscido e l’alta velocità della Golf hanno sicuramente costituito fattore determinante dell’incidente mortale ma i residenti pongono l’accento su due situazioni critiche nella zona: l’illuminazione è scarsa e la rotonda è difficile da individuare, ma soprattutto si arriva all’incrocio al termine di un lungo rettilineo che non costringe a rallentare, anzi è un invito a raggiungere alte velocità. Molti dei lampioni pubblici sono spenti e nonostante le numerose richieste e proteste, l’amministrazione comunale non è intervenuta per la mancanza di fondi per la sostituzione delle lampadine che sono particolari e costose.